Allattamento in tandem o concludere l'allattamento?

GRAVIDANZAALLATTAMENTO

2 min read

Se sei una mamma in dolce attesa che sta ancora allattando il suo piccolo, avrai già trovato nel blog altri articoli dedicati sia alla possibilità di proseguire il vostro allattamento, sia ai cambiamenti che potresti notare sul seno e sulla tua produzione di latte. Potrebbero, però, anche sorgerti altri dubbi in merito al tuo desiderio (o meno) di allattare due bambini contemporaneamente, con sensazioni ed emozioni ambivalenti.

Sappiamo benissimo come ancora oggi la nostra società tenda a stupirsi molto di fronte a una mamma che allatta un bambino non propriamente neonato, figuriamoci se ad allattare è per giunta una mamma incinta o, ancor di più, se ad essere allattati sono due bambini di età molto diverse, uno neonato e uno che magari già corre e parla! Questo tipo di condizionamento e giudizio socio-culturale può essere molto impattante per una mamma alle prese con il fare chiarezza nei propri desideri e con il gestire al meglio i bisogni del proprio bambino.

Ci sono almeno due scenari possibili che potresti valutare: da un lato un allattamento in tandem, dall'altro la conclusione, in corso di gravidanza, del primo allattamento per dedicarti, dopo la nascita, ad allattare "solo" il nuovo arrivato.

Ma che cos'è concretamente l'allattamento in tandem?

L’allattamento in tandem consiste proprio nell’allattare due (o più) bambini contemporaneamente, anche se di età diverse. Si tratta di un’esperienza molto particolare, che potrebbe far sorgere nella mamma sentimenti ed emozioni ambivalenti e mai sperimentate prima. Talvolta queste sensazioni possono far sì che la mamma senta il bisogno di limitare e contenere le richieste del bambino più grande, per concedere maggiore spazio al neonato. Questo potrebbe causarle sensi di colpa e frustrazione, facendola dubitare della sua scelta di allattare più bambini contemporaneamente. In altri casi, invece, mamma e bimbi trovano rapidamente un equilibrio sereno, proseguendo gli allattamenti con gli stessi ritmi e la stessa piacevolezza di sempre. In entrambi i casi, il consiglio che posso dare è: vivete alla giornata, non fatevi troppe aspettative e piani per il futuro, assecondate giorno dopo giorno le sensazioni che provate e i segnali dei vostri bambini, e concentratevi “solo” su quello che accade nel presente. Il carico fisico, mentale ed emotivo che dovete gestire è già molto grande: non vale la pena di appesantirlo con previsioni e supposizioni circa quello che accadrà tra una settimana, un mese, o più.

Cosa si può fare per accompagnare il proprio bambino ad abbandonare il seno?

Qualora la mamma avesse il desiderio di concludere l’allattamento prima dell’arrivo del nuovo bebè, sarà opportuno iniziare a stabilire delle regole per le poppate, creando parallelamente nuovi rituali di coccola e nuove modalità di relazione con il bambino. Il consiglio è sempre quello di procedere con quanta più gradualità possibile, verbalizzando molto con il piccolo (questo sarà tanto più facile quanto più lui sarà grande), distraendolo con proposte piacevoli e coinvolgenti, offrendo coccole e contatto, e osservando le sue reazioni in modo da calibrare la velocità e la tipologia dei cambiamenti. Non sempre si tratta di un percorso ad ostacoli, poiché talvolta è il bambino stesso a decidere di abbandonare il seno prima dell’arrivo del fratellino: questo accade più spesso durante il secondo trimestre di gravidanza, quando si verifica il passaggio da latte a colostro con le modificazioni di quantità e sapore in un altro articolo del blog.

In generale, è bene ricordare che si tratta di una decisione incredibilmente personale e intima della diade mamma-bambino. Qualsiasi sia il percorso che sentite più vicino a voi, sentitevi sempre libere di sperimentare, provare e magari cambiare idea: nulla come la flessibità può aiutare noi genitori a stare a galla nel nostro vivere quotidiano!