Fumo e allattamento
ALLATTAMENTO
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Si può fumare mentre si allatta? E se a fumare è un familiare diverso dalla mamma, come è più opportuno comportarsi?
Partiamo dal presupposto scientificamente riconosciuto e dimostarto che la nicotina passa nel latte materno, dove rimane più a lungo di quanto non faccia nel sangue. Una volta assorbita dall'organismo del lattante, la nicotina viene metabolizzata dal fegato e diventa "cotinina". Entrambe queste sostanze permangono nel sangue del bebè per un tempo fino a 3-4 volte maggiore rispetto a quello dell'adulto, determinando effetti sul suo sistema circolatorio e l'aumento della sua frequenza cardiaca. Inoltre, il tabacco è in grado di alterare sia il sapore del latte materno che la sua composizione, riducendo l'apporto di acidi grassi polinsaturi a catena lunga (Omega-3 e DHA), fondamentali per lo sviluppo visivo e cerebrale del bebè. Anche l'apporto di iodio, vitamine e fattori antiossidanti viene compromesso, con effetti negativi sulla formazione degli ormoni tiroidei del bebè e sulla capacità del latte materno stesso di fungere da fattore di protezione contro gli agenti infettivi.
Tabacco e nicotina possono, inoltre, causare una riduzione dei livelli di prolattina, l'ormone della produzione del latte, compromettendo la quantità di latte prodotta e, di conseguenza, la durata dell'allattamento stesso. Gli studi condotti finora hanno dimostrato che i bebè di madri fumatrici sono maggiormente soggetti a infezioni dell'apparato respiratorio (asma, bronchiti, polmoniti) e a otiti. Sono bimbi che presentano una maggiore incidenza di episodi di pianto improvviso e inconsolabile, e che mediamente appaiono più irrequieti e irritabili. Ricordiamo, inoltre, che il fumo (non solo della mamma, ma anche del papà) rappresenta uno dei principali fattori di rischio per la SIDS ("morte in culla del lattante"): il monossido di carbonio, infatti, è l'agente più rischioso per il bambino in caso di sonno condiviso. A lungo termine, questi bebè sono esposti a un rischio maggiore di sviluppare allergie, sindrome metabolica e infertitilità (specialmente nei maschietti, che possono veder alterato lo sviluppo dei testicoli).
Purtroppo, livelli elevati di nicotina sono stati rilevati anche nel latte materno di donne che hanno fatto ricorso ai comuni mezzi di disassuefazione, quali cerotti, chewing gum e sigarette elettroniche, che non rappresentano quindi una valida alternativa allo smettere di fumare. Qualora una mamma non riesca proprio ad abbandonare la sigaretta, viene lo stesso consigliato di proseguire l'allattamento dal momento che il latte materno offre comunque benefici maggiori rispetto alla formula artificiale. Inoltre, si è visto che i bebè alimentati con formula artificiale hanno maggiori probabilità di subire i danni da fumo passivo rispetto a quelli allattati.
Ovviamente, una mamma che non riesce a smettere di fumare durante l'allattamento dovrà seguire alcune avvertenze importanti:
Limitarsi a 3 sigarette giornaliere per permettere a nicotina, tabacco e tossine nel sangue e nel latte di mantenersi a livelli relativamente bassi.
Far passare almeno 90 minuti dal fumo della sigaretta alla poppata, anche se l'ideale sarebbero 3-4 ore.
Mentre si fuma, indossare indumenti appositi, dedicati SOLO a questa azione, e coprire i capelli con un berretto o un turbante in modo che non si impregnino di tossine. Conservare questi indumenti in un luogo arieggiato, lontano dal bebè.
Lavarsi con grande cura e attenzione le mani, le unghie, il viso e la bocca prima di avvicinarsi al bebè.
Evitare totalmente di fumare in casa e in auto.
Pretendere che nessuno fumi vicino al bebè e richiedere che anche parenti e amici adottino le accortezze di cui sopra.
Come sempre voglio ribadire un concetto: non ci sono giudizi e non ci sono sentenze verso le decisioni di nessuno. Nel mio piccolo, so che il mio ruolo qui e nella vita è quello di offrire supporto e informazioni aggiornate e corrette alle famiglie, affinché possano prendere le proprie decisioni in modo autonomo e consapevole. In questo articolo ho riportato le evidenze attuali in tema di fumo in allattamento: ci sarà chi, messo di fronte a queste informazioni, sentirà forte la motivazione per abbondonare questa abitudine e chi, non ancora pronto del tutto, sceglierà magari di applicare le accortezze consigliate. Il mio scopo non è mai quello di far sentire in difetto qualcuno, ma semplicemente quello di informare, condividere e supportare.