Quante cose sai fare papà!
GENITORIALITÀ
3 min read


Parlo sempre alle mamme, ma una cosa che adoro è quando alle mie consulenze partecipano anche i papà, quando li sento raccontare le loro impressioni rispetto al proprio bambino, quando li vedo coinvolti e desiderosi di mettersi in gioco! Ecco allora un post diverso dal solito, dedcato a tutti i papà!
Caro papà, ti sarai accorto (o forse lo scoprirai a breve) che per parecchio tempo dopo la nascita del tuo piccolo la diade mamma-bambino è così tanto simbiotica da sembrare un tutt'uno. Le giornate di una neo-mamma sono scandite dalle poppate (frequenti e spesso lunghe) del bebè, dal farlo riposare (magari in fascia o in braccio), e da tutte le pratiche di accudimento tipiche del maternage. I papà spesso e volentieri rivestono solo un ruolo di contorno, magari si occupano di alcune faccende domestiche e incombenze burocratiche, ma nella diade entrano ben poco. Però io sono qui per ricordarti una cosa fondamentale: anche tu papà sei competente (eccome se lo sei!) e puoi fare molto per il tuo cucciolo e per la tua compagna! Ti lascio alcuni esempi, nella speranza che possano ispirarti.
Garantisci supporto e protezione all'allattamento materno. Allattare è un’incredibile competenza materna e rappresenta una pratica tanto naturale quanto (spesso e volentieri) complessa. Difficilmente una neomamma arriva davvero preparata per affrontare i ritmi di grande richiesta del bebè, la paura di una crescita non appropriata è sempre dietro l’angolo, la cattiva informazione su come gestire le poppate in termini di frequenza e durata può far vacillare anche le menti più lucide (perché si sa, la stanchezza gioca brutti scherzi!), i commenti e i consigli non richiesti di parenti e conoscenti possono ferire profondamente la mamma, che nel post partum si trova a vivere un momento di grande fragilità emotiva e stanchezza psico-fisica. Tu papà cosa puoi fare per proteggere questa meravigliosa competenza della tua compagna? Puoi sicuramente informarti assieme a lei su cosa significhi allattare e su cosa ci sia da aspettarsi una volta fatta questa scelta. Un consiglio di lettura davvero accessibile è “L’allattamento spiegato ai papà” di Alessandro Volta e Ciro Capuano, in cui viene spiegato in modo semplice e davvero piacevole tutto ciò che un papà dovrebbe sapere per offrire il supporto e l’aiuto necessari alla diade mamma-bebè. Un’altra cosa che potresti fare e che, a mio avviso, è davvero preziosissima, è quella di stare vicino alla mamma nei momenti di maggiore stanchezza e fatica. Le mamme si trovano a vivere degli stati d’animo molto delicati nel puerperio, provano emozioni ambivalenti che le possono portare ad allattare il proprio cucciolo tra le lacrime, con un forte senso di inadeguatezza sulle spalle. Sii presente, sii accogliente, non stupirti di queste emozioni, non dubitare della grande forza della tua compagna. Falle sentire che ci sei, che credi in lei, che vuoi ascoltarla se ha bisogno di sfogarsi, che vuoi essere la sua roccia, senza giudizio, senza preconcetti. E quando la vedi serena, non dimenticare di condividere con lei anche le tue emozioni, per crescere insieme come coppia di genitori e per non sentirti messo da parte e incompreso.
Proteggi attivamente la diade dalle intromissioni esterne. So che può sembrare esagerato, ma ho avuto il privilegio di parlare e conoscere centinaia di mamme in questi anni e nessuna ha mai mostrato di apprezzare troppe visite e intromissioni nei primi tempi di vita del bebè. Quello che puoi fare come papà è, ad esempio, mettere dei paletti e delle norme di condotta, come: avvisare con ampio anticipo se si desidera fare una visita a casa, mostrare rispetto verso la diade e non chiedere insistentemente di prendere in braccio il cucciolo se la mamma mostra di volerlo tenere con sé, avere cura dell’igiene personale (togliere la giacca se si prende in braccio il bambino, lavarsi le mani prima di toccarlo, non fumare subito prima o durante la visita, ecc). Sono piccole grandi accortezze che possono davvero fare la differenza, rendendo piacevole per tutti un momento di compagnia e di condivisione della gioia per il nuovo arrivato. Consiglio a te papà di occuparti di tutto questo perché delegarlo alla mamma potrebbe rappresentare per lei un sovraccarico eccessivo, specialmente dal punto di vista emotivo.
Accudisci il bebè per permettere alla mamma di riposare. Mai come nel post partum il bisogno di riposo diventa così importante per la donna. L’accudimento di un bebè è la cosa più totalizzante che esista, difficilmente rende possibile il staccare la mente per dedicarsi totalmente ad altro. La privazione di sonno notturno può mettere a dura prova e lo stesso allattamento può rappresentare un fattore di stanchezza aggiuntivo (basti pensare che richiede un dispendio energetico pari a 400/500 kcal al giorno!). Quando non lavori, tu papà potresti occuparti delle cure del bebè come cambi pannolino, bagnetto, cambio vestitini; potresti portare il cucciolo in fascia o nel marsupio per stabilire una relazione ancora più profonda con lui; o potresti dedicarti al massaggio neonatale, una pratica di amore e contatto davvero unica e meravigliosa (se sei interessato a un corso di massaggio infantile, scrivimi, ti darò diverse informazioni al riguardo!).
Spero che le mie parole ti siano state di supporto! Auguri di cuore, caro papà! Fatti stupire dalla meraviglia dell’accudimento del tuo cucciolo!