Sono incinta e allatto ancora: cosa devo fare?

GRAVIDANZAALLATTAMENTO

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Se sei una mamma in dolce attesa che sta ancora allattando il suo cucciolo, immagino avrai molte domande circa la possibilità di proseguire il vostro allattamento e la sicurezza di questa scelta. Questo articolo nasce proprio per darti delle risposte supportate dalla letteratura scientifica.

È davvero possibile allattare durante la gravidanza?

Gli studi scientifici che abbiamo attualmente a disposizione dimostrano che, in generale, non esistono controindicazioni ad allattare in gravidanza e che l’allattamento non crea pericoli per la salute della mamma e del nascituro (lo dicono anche le Raccomandazioni della Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP) e del Tavolo Tecnico Operativo Interdisciplinare per la Promozione dell’Allattamento al Seno del Ministero della Salute, nel documento "Allattamento al seno durante la gravidanza"). Uno dei dubbi che sorgono comunemente riguarda la possibilità che la suzione del bambino al seno possa scatenare nella mamma le contrazioni uterine. Questo perché l’ossitocina, ossia l’ormone responsabile della fuoriuscita del latte dal capezzolo, oltre ad agire sul tessuto ghiandolare del seno, agisce anche in altre parti del corpo, tra cui l’utero. Tuttavia, le attuali evidenze scientifiche rassicurano sul fatto che le contrazioni provocate dalla suzione del bambino al seno siano del tutto fisiologiche e analoghe a quelle causate dai rapporti sessuali. Per essere ancora più esaustivi, consideriamo la modalità con cui l’ossitocina esercita la sua funzione sull’utero materno. Affinché si verifichi una contrazione uterina, l’ossitocina rilasciata nel circolo ematico deve agganciarsi a delle particolari proteine chiamate “siti recettori dell’ossitocina”. Queste proteine, tuttavia, sono sensibili all’ossitocina solo durante il travaglio e appena dopo il parto, ossia quando è necessario assecondare la discesa del feto nel canale da parto e, successivamente, prevenire l’emorragia post partum, accompagnando gradualmente l’utero a ritornare nelle condizioni pregravidiche. Prima della trentottesima settimana, questi recettori sono però in numero limitato e meno attivi, il che pone l’utero nelle condizioni di non subire gli effetti dell’ossitocina presente nel circolo sanguigno.

Ok, allattare è possibile, ma è totalmente sicuro?

Qualora la gravidanza in corso sia fisiologica (valutazione che spetta esclusivamente al personale sanitario, ginecologo e/o ostetrico), allattare in gravidanza è sicuro per madre, embrione, feto e lattante. Tuttavia, scoraggiare la prosecuzione dell’allattamento può essere la scelta ritenuta più prudente e opportuna in caso di:

- gravide con uno stato nutrizionale subottimale (ad esempio, affette da sindrome da malassorbimento);

- grave IUGR (ritardo di crescita intrauterino);

- donne con storia di aborti ricorrenti o di precedente prematurità;

- gravidanza gemellare;

- minaccia di parto pre-termine.

Pertanto, solo il confronto con il proprio medico e la conoscenza della storia clinica della donna potranno stabilire la natura della gravidanza in corso e, di conseguenza, le scelte più opportune da compiere.